La presente convenzione sostituisce, nei rapporti tra gli Stati contraenti, la convenzione delle Nazioni Unite del 20 giugno 1956 sull’esazione delle prestazioni alimentari all’estero, nella misura in cui il suo ambito di applicazione nei rapporti tra tali Stati coincide con quello della presente convenzione.

3. Le disposizioni dei trattati si applicano ai territori europei di cui uno Stato membro assume la rappresentanza nei rapporti con l'estero.

I trattati si applicano a Gibilterra come territorio europeo di cui uno Stato membro assume la rappresentanza nei rapporti con l'estero.

In virtù dei poteri ad essa concessi dai Trattati, l’Unione europea persegue con determinazione una politica esplicita di lotta ai suddetti fenomeni non solo all’interno dei propri confini, bensì anche mediante le proprie misure di politica estera; nei rapporti con l’estero, l’Unione europea si sforza di combattere la discriminazione nel quadro delle Nazioni Unite, compresa la discriminazione basata sull’orientamento sessuale, e così nel 2006, insieme ad altri, ha promosso una campagna efficace affinché ai gruppi di omosessuali, lesbiche, bisessuali e transessuali venisse concesso in modo incondizionato lo status consultivo da parte del ...[+++] Comitato per le organizzazioni non governative del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite.

La commissione ritiene inoltre che le mutilazioni genitali ai danni delle donne costituiscano un'inaccettabile violazione dei diritti dell'uomo e, sebbene la legislazione di certi Stati membri vieti questa pratica, alcuni Stati membri segnalano che profughe ed emigranti residenti nell'Unione europea sono inviate all'estero per questo tipo di "circoncisione", mentre rapporti di recente pubblicazione hanno dimostrato che migliaia di ragazze corrono il pericolo di subire lo stesso tipo di mutilaz ...[+++]ione mediante interventi clandestini effettuati in violazione della normativa nazionale.

Attualmente solo tre persone lavorano ai due uffici "Donne e sviluppo" (WID) alla DG I e alla DG VIII della Commissione, manifestamente troppo poche per sovrintendere all'attuazione della risoluzione e dell'imponente programma di formazione necessario per sensibilizzare i funzionari della Commissione a Bruxelles e le delegazioni all'estero al tema dei rapporti fra i sessi, garantendo allo stesso tempo la formazione dei consulenti in materia di assistenza tecnica sul posto e dei funzionari dei paesi in via di sviluppo interessati.